Laboratorio EMOZIONARTE nell’ambito del Progetto “Parola C’è” (direzione artistico-pedagogica a cura di Tyna Maria).
L’artista si è accostata al progetto come arricchimento creativo al pensiero di Tyna, in sostegno e sviluppo al suo pensiero artistico-pedagogico, in riferimento all’importanza e al vero significato delle parole, alla loro forma emotiva, al loro giusto utilizzo. Partendo dall’ascolto e dall’osservazione delle lezioni di Tyna con i ragazzi della scuola media aderente, Simona ha raccolto idee e indicazioni per poter elaborare opere artistiche, create con materiale di riciclo, stimolando i ragazzi alla ricerca di materiali che mai avrebbero creduto di poter trasformare e riutilizzare.
Durante i laboratori si è utilizzato, oltre al materiale di riciclo, il materiale didattico raccolto dalla responsabile al progetto, allo scopo di creare una mostra insieme ai ragazzi. Il fine ultimo è che facesse da accoglienza all’ingresso della villa dove si è svolto il concerto finale, organizzato da Tyna, nell’ultima serata del progetto.
Scopo dell’artista è stato riuscire ad invogliare i ragazzi nel comprendere che la creatività e la fantasia arrivano ad ogni cuore, stimolando sensazioni e serenità. L’accostamento al progetto “Parola c’è” è servito quindi a potenziare le sue convinzioni artistiche e umane, rafforzando la consapevolezza che l’unione tra mente, cuore e creatività di due artiste in sintonia può veramente dar vita ad emozioni uniche.
I ragazzi hanno cercato dei giornali e dei cartoni da utilizzare nei laboratori. Questi ultimi sono stati utilizzati per creare delle grandi tele, su cui attaccare i fogli con i loro pensieri.
Nella mostra finale, si è deciso, a scopo di accoglienza, di ricreare un prato con dei fiori, con parole significative del progetto, scelte dalla pedagogista. L’artista ha quindi creato su richiesta i fiori illustrati.





Lo stelo è realizzato utilizzando tubi idraulici verdi di gomma, la sagoma dei petali con due strati incollati di gomma eva e all’interno un’anima di ferro, per dare flessibilità e movimento. Lo stigma è sempre realizzato in gomma eva, funge da fulcro per inserire i ferri dei petali e dare stabilità al fiore. Successivamente, sono state create le foglie, adoperando un piccolo foro nel tubo (fatto a caldo con ferro bollente) e incollate.
Inoltre, è stato realizzato un grande libro, il cui scopo era raccogliere e diffondere il significato del progetto. E’ stato affiancato da delle matite colorate, dove il colore simboleggia libertà creativa, utile per esprimere il proprio pensiero.
Per la matita si sono recuperati dei tubi di cartone, interni ai rotoli delle tovaglie a metraggio, giornali e carte colorate(in alternativa anche della cartapesta). La punta è realizzata a partire da un cono di cartoncino, attaccata sul tubo con la colla a caldo
Di seguito, galleria di foto della mostra finale:
















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